L’idea iniziale: una radio evangelica in Val Pellice

È il 1983 quando si comincia a parlare di una radio evangelica in Val Pellice. L’idea si
ispira all’esperienza di Radio Trieste Evangelica, legata alla chiesa metodista ma con un
impianto laico e inserito nel tessuto sociale della città. Viene costituita un’Associazione
culturale, intitolata a Francesco Lo Bue, professore e pastore valdese impegnato nella
Resistenza.


1984 – Nasce Radio Beckwith Evangelica

Nella torretta dell’ex convitto di Torre Pellice si costruisce il primo studio e la radio
comincia a trasmettere il 1° novembre del 1984. Viene intitolata a John Charles Beckwith,
ufficiale dell’esercito inglese che nella prima metà dell’Ottocento aveva lanciato la sfida
dell’istruzione costruendo decine edifici scolastici e contribuendo al rinnovamento didattico
e dell’aggiornamento dei maestri. La sfida di Radio Beckwith Evangelica (RBE) è quella di
raccogliere e interpretare quel ragionamento su come fare cultura e informazione, in modo
laico e aperto al mondo, che affondi le radici in un’identità evangelica e protestante.



Gli anni Ottanta. Difficoltà ed entusiasmi

I primi anni di RBE sono all’insegna del pionierismo e della continua riflessione su come
consolidare il progetto. Gli studi vengono spostati in Via Repubblica a Torre Pellice in un
alloggio sopra al Caffè Italia e viene costruito un piccolo traliccio a Rocca Berra in Val
Pellice. Attorno al progetto radio si comincia a catalizzare un gruppo di volontari che si
occupa di tutti gli aspetti tecnici, logistici e contenutistici. Pezzo dopo pezzo il raggio di
trasmissione inizia via via ad allargarsi fino ad abbracciare l’intera Val Pellice.


Gli anni Novanta. Tra Villa Olanda e l’idea di radio comunitaria

Gli anni ‘90 sono fondamentali per il futuro di RBE. La sede viene spostata a Villa Olanda
a Luserna San Giovanni. Si riesce a superare il ponte di Bibiana con il segnale radiofonico
grazie all’acquisizione di nuove frequenze, ma soprattutto l’emittente si attesta come luogo
di cultura e riflessione del territorio. RBE e l’Associazione Lo Bue organizzano dibattiti,
ricerche, libri, eventi in piazza. La dimensione comunitaria dell’essere una radio
espressione di un territorio va rafforzandosi, così come aumentano le collaborazioni e le
attività, come quelle con le chiese valdesi del pinerolese che sostengono con sempre
maggiore convinzione il progetto. In questo periodo la radio come espressione di una
comunità raggiunge una dimensione matura e capace di interpretare le sfide del presente,
pur rimanendo ancora un’attività basata sul volontariato e sull’entusiasmo dei primi anni.


Gli anni Duemila. Le nuove sfide: il web e una radio che cresce

Gli anni 2000 pongono le basi per la creazione di una radio più attenta all’aspetto
redazionale e giornalistico, con la creazione di numerosi programmi autoprodotti che
raccontano un territorio e le chiese valdesi, instaurando collaborazioni con associazioni e
scuole. Sono anni di investimento anche sul piano professionale e lavorativo: la redazione
si struttura in un discreto gruppo di persone che con un modesto stipendio mensile
contribuiscono a inquadrare l’impegno in radio come vero e proprio lavoro. Si aprono le
porte a molti collaboratori esterni, ai primi volontari del Servizio Civile nazionale e ai
potenziali ascoltatori da tutto il mondo, grazie allo streaming. Gli studi si allargano
spostandosi nell’attuale sede al pian terreno all’ingresso della struttura di Villa Olanda a
Luserna San Giovanni.


Gli anni Dieci. Il ripensamento, la rete con gli altri media

Gli anni Dieci del nuovo millennio sono per RBE un periodo particolarmente intenso nel
quale la radio cambia radicalmente provando ad interpretare un ruolo di maggiore peso
nel panorama informativo del territorio e in generale dei media protestanti. Per la prima
volta si pone il tema del rapporto tra la dimensione locale dell’informazione e quella
generale con la consapevolezza che si tratta di piani sempre più interconnessi. Nascono
collaborazioni strutturate con il giornale Riforma e l’agenzia stampa Nev – notizie
evangeliche e la radio diventa uno degli attori del sistema di comunicazione protestante.
Gli anni ‘10 sono anche il periodo in cui la redazione cresce e si struttura con giornalisti,
speaker e tecnici in modo da poter sostenere un progetto editoriale ambizioso. Un
decennio nel quale cambiano anche le modalità di fruizione: RBE inizia a trasmettere, oltre
che sull’FM, anche sul digitale terrestre e sul DAB.


L’ibridazione con il video e la nascita di Vibes

Nel 2010 RBE è impegnata nell’esperienza di Sinodo Tv: giornalisti e speaker raccontano
il Sinodo Valdese anche con il mezzo video e i social. L’ingresso nel gruppo di lavoro di
tecnici video dà la spinta necessaria a perfezionare la comunicazione con l’immagine e la
presenza del linguaggio video prende uno spazio sempre maggiore all’interno del lavoro
della radio, soprattutto con l’utilizzo dei social. Man mano che si affina questo tipo di
comunicazione, RBE diventa punto di riferimento per altri partner, e nasce così l’esigenza
di dedicare forze e risorse a un nuovo progetto: nel 2018 nasce Vibes (vibrazioni in
inglese), acronimo di Video Beckwith Studio.


Una radio di strada, una radio su quattro ruote

Nel corso degli anni nella redazione di RBE matura l’idea che il mezzo radio debba farsi
prossimo ai luoghi in cui vivono le persone e vengono organizzati eventi o manifestazioni.
Dall’autunno 2016 una parte della programmazione si struttura per poter essere effettuata
in modo agile sul territorio, al di fuori di uno studio. Questa propensione di una radio
itinerante capace di narrare il territorio viene potenziata dall’acquisto di uno studio mobile
per realizzare in qualunque luogo un racconto giornalistico e di intrattenimento.


Arriva RBE-TV

La radio è un mezzo capace di adattarsi a contesti e linguaggi differenti. In un mondo
segnato dall’immagine rappresenta un esercizio di sintesi e comprensione delle cose che
passa dalla sola voce e dal suono. Questo non vuol dire però che il mezzo radio non
possa confrontarsi con le sfide del tempo che stiamo vivendo e con la necessità di ibridare
i linguaggi. Anche da queste riflessioni nel 2022 iniziano le trasmissioni di RBE-TV sul
digitale terrestre.

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