Fino al 5 novembre lo storico progetto culturale propone un cartellone di 41 recite che hanno il filo conduttore dei confini, geografici e di pensiero, da superare
Lo scorso 14 ottobre si è aperto il sipario sul 28° Festival delle Colline Torinesi, progetto culturale che fino al prossimo 5 novembre propone spettacoli, incontri e performance sul tema Confini-Sconfinamenti. Il festival è organizzato da TPE – Teatro Astra con la direzione di Isabella Lagattolla e Sergio Ariotti. Il calendario di appuntamenti prevede 41 recite di 16 spettacoli in scena sui palchi dei teatri Astra e Bellarte, Fondazione Merz, Galleria Subalpina e Fonderie Limone. Tutto il programma è disponibile cliccando qui. Tra gli spettacoli ricordiamo alcune proposte senza barriere. Blind Runner di Amir Reza Koohestani è reso accessibile da un audio live disponibile per le persone non vedenti, mentre Urla silenziose di Valentina Aicardi è tradotto in lingua dei segni.
Il filo conduttore scelto quest’anno è Confini-Sconfinamenti. Si tratta di un fil rouge che fa riferimento al confine geografico, un limite che viene superato dai migranti in fuga dal proprio paese, al confine mentale e di pensiero che riguarda anche le arti.
Insieme a Sergio Ariotti, in diretta a Café Bleu, siamo andati a scoprire il dietro le quinte dell’edizione 2023 del Festival delle Colline Torinesi.