Con Serena Milano, direttrice Slow Food Italia, abbiamo dialogato in diretta su RBE sui prati stabili e su come influiscono sulla nostra salute
La tredicesima edizione di Cheese, evento biennale organizzato da Slow Food, ha come filo conduttore il sapore donato dai prati stabili. All’inizio della quattro giorni di Cheese 2023 è stato presentato il manifesto per la difesa di questa parte del territorio, dei pascoli e dei pastori. Serena Milano, direttrice di Slow Food, in diretta su RBE per la puntata speciale di Café Bleu da Bra per Cheese, ne ha spiegato l’importanza.
“I prati stabili non sono selvatici, non sono seminati, non sono arati. Devono essere curati, pascolati e falciati. Non sopravvivono se vengono meno le competenze del pastore, una professionalità derisa e vituperata anche se in realtà è moderna, guarda al futuro e richiede enormi competenze”. Milano ha continuato spiegando l’importanza della cura dei pascoli. Questa pratica “risponde alla maggioranza delle emergenze attuali come il problema della messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e gli incendi. Il pascolo assorbe meglio l’acqua riducendo di fatto il rischio di frane e smottamenti. Inoltre i prati stabili sono ecosistemi che sequestrano un enorme quantità di carbonio”.
Nell’intervista Milano racconta perché l’allevamento basato sul fieno di prato stabile non è un problema ma una soluzione. Tra gli aspetti interessanti dell’intervento della direttrice c’è il passaggio sulla rivalutazione delle aree interne del nostro paese, un’ampia superficie che copre l’80% del territorio italiano che negli ultimi cinquant’anni non è stata considerata a vantaggio delle aree costiere e delle città.