L’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) ha guidato un’inchiesta internazionale con numerose testate per studiare la deforestazione nel mondo, a partire in particolare dal ruolo delle certificazioni di sostenibilità che vengono applicate a prodotti in legno.
Tra le testate coinvolte c’è IrpiMedia, testata indipendente e non profit di giornalismo investigativo transnazionale, che ha pubblicato alcuni articoli a riguardo sul proprio sito con il titolo di Deforestazione Spa.
Ci siamo fatti raccontare i punti salienti da Edoardo Anziano. Le certificazioni di sostenibilità, ci ha detto, non sono di per sé un male, perché si inseriscono in un grande vuoto normativo internazionale e possono essere una garanzia sull’origine sostenibile del legname. Ma in mancanza di legislazioni specifiche, è facile ottenerle pur senza soddisfare i criteri richiesti. Perciò, in sostanza, si finisce spesso per certificare come sostenibile legno che non lo è.
Come paese importatore, l’Italia è coinvolta soprattutto per quanto riguarda il teak, un legno ideale per le imbarcazioni e che proviene soprattutto dal Myanmar, un paese interessato da diverse sanzioni internazionali, specie dopo il colpo di stato del 2021.