Queerology: storie incredibilmente vere di persone orgogliosamente queer
In questa nuova puntata abbiamo incontrato una poeta, Audre Lorde.
Audre amava definirsi: nera, lesbica, madre, guerriera e poeta. È stata appassionata di parole fin da piccola e una portavoce del femminismo intersezionale che invitò tutti gli outsiders a unirsi. Animata da un fuoco dentro che ritroviamo nelle sue poesie., Audre ha lasciato un segno nella storia della poesia e del femminismo.
Per scoprire di più della sua storia ascolta qui il racconto di Darianna
I consigli di Darianna per approfondire:
- Documentario: Audre Lorde – The Berlin Years
- Antologia: D’amore e di lotta. Poesie scelte
- Autobiografia: Zami. Così riscrivo il mio nome
Litania per la sopravvivenza
Per quelle di noi che vivono sul margine
ritte sull’orlo costante della decisione
cruciali e sole
per quelle di noi che non possono lasciarsi andare
ai sogni passeggeri della scelta
che amano sulle soglie mentre vanno e vengono
nelle ore tra un’alba e l’altra
guardando dentro e fuori
e prima e poi allo stesso tempo
cercando un adesso che dia vita
a futuri
come pane nelle bocche dei nostri figli
perché i loro sogni non riflettano
la fine dei nostri;
Per quelle di noi
che sono state marchiate dalla paura
come una ruga leggera al centro delle nostre fronti
imparando ad aver paura con il latte di nostra madre
perché con questa arma
questa illusione di poter essere al sicuro
quelli dai piedi pesanti speravano di zittirci
Per tutte noi
questo istante e questo trionfo
Non era previsto che noi sopravvivessimo.
E quando il sole sorge abbiamo paura
che forse non resterà
quando il sole tramonta abbiamo paura
che forse non sorgerà domattina
quando abbiamo la pancia vuota abbiamo paura
di non poter più mangiare
quando siamo amate abbiamo paura
che l’amore svanirà
quando siamo sole abbiamo paura
che l’amore non tornerà
e quando parliamo abbiamo paura
che le nostre parole non verranno udite
o ben accolte
ma quando stiamo zitte
anche allora abbiamo paura
Perciò è meglio parlare
ricordando
non era previsto che sopravvivessimo.