Il 26 novembre, la Regione Piemonte ha ricevuto una diffida da parte della rete di associazioni “Più di 194 voci Torino” e di Laiga, Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’Applicazione della Legge 194, per la mancata applicazione delle linee guida ministeriali in tema di aborto farmacologico.
In particolare, la diffida riguarda la possibilità, oggi non garantita in Piemonte, di ricevere la pillola abortiva in consultorio.
Ne parliamo con l’avvocata Mirella Caffaratti, storica attivista per i diritti delle donne, coinvolta nel movimento della Casa delle Donne, e autrice materiale della diffida.