“Dare gloria a Dio” è credere a lui, è considerarlo verace, sapiente, giusto, misericordioso, onnipotente, insomma: riconoscerlo come l’autore e l’elargitore di ogni bene.
Martin Lutero
I testi
17 si sono rifiutati di obbedire e non si sono ricordati dei miracoli che tu avevi operato in loro favore; hanno indurito la loro cervice e nella loro ribellione si sono dati un capo per tornare alla loro schiavitù. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, pietoso e misericordioso, lento all’ira e di grande benevolenza e non li hai abbandonati.
Neemia 9,17
13 se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele,
2 Timoteo 2,13
perché non può rinnegare se stesso.
12 Carissimi, non siate sorpresi per l’incendio di persecuzione che si è acceso in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 13 Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 14 Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi. 15 Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore o delatore. 16 Ma se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome.
1 Pietro 4,12-19
17 È giunto infatti il momento in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio; e se inizia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio?
18 E se il giusto a stento si salverà,
che ne sarà dell’empio e del peccatore?
19 Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene.
Le letture di oggi sono a cura di Diego Meggiolaro e Daniela Grill