Egli è venuto non in mezzo a degli esseri disincarnati e asociali, è venuto proprio in mezzo a noi, immersi come siamo nei nostri problemi, che sono reali, sono pesanti, non sono risolvibili in modo semplicistico. Ed egli con la sua venuta non li risolve: li pone in una prospettiva diversa da quelle in cui si dibattono senza trovare una soluzione, li illumina.
Vittorio Subilia
I testi
26 Benedetto colui che viene nel nome del SIGNORE.
Salmi 118, 26
Noi vi benediciamo dalla casa del SIGNORE.
17 Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini.
Efesini 2,17
1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto per assumere dei lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito di nuovo verso l’ora terza, ne vide altri .che se ne stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: “Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che è giusto”. Ed essi andarono. 5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. 6 Uscito verso l’undicesima, ne trovò degli altri che se ne stavano là e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?” 7 Essi gli dissero: “Perché nessuno ci ha assunti”. Egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. 8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi”. 9 Allora vennero quelli dell’undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno. 10 Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anch’essi un denaro per ciascuno. 11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: 12 “Questi ultimi hanno fatto un’ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”. 13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest’ultimo quanto a te. 15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?” 16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi»
Matteo 20,1-16
Le letture di oggi sono a cura di Nicola Tedoldi e Ombretta Arnoulet