L’intervista a Stefania Soldini, ricercatrice di progetto presso JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) e membro del team della missione Hayabusa2. Nei giorni scorso l’agenzia ha comunicato che si proverà con ogni probabilità il touchdown con l’asteroide Ryugu nella settimana del 18 febbraio.
We are a little late to tweet, but operations in 2019 have already begun. The year, it is the first touchdown. Currently, touchdown is scheduled for the week of February 18th. Thank you for your continued support this year! (Hayabusa2 Project)
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) January 9, 2019
Con Stefania Soldini abbiamo però tracciato un quadro più ampio sul lavoro del team che segue la missione e su di un anno, il 2018, ricco di soddisfazioni culminate con il riconoscimento della rivista Nature a Makoto Yoshinawa, il «cacciatore di asteroidi».
In particolare la ricercatrice milanese si è occupata del disegno della traiettoria della sonda Hayabusa2 a novembre e dicembre durante la congiunzione solare. Un compito delicato, che ad un profano può apparire a metà tra la fantascienza e l’opera d’arte.
This photo commemorates the end of the solar conjunction operation! There was a final operation report from Stefania, in charge of solar conjunction orbital planning and the result? Buon anno! But of course, the spacecraft operation will continue through the year. pic.twitter.com/2ez0QHld8I
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) December 29, 2018
E ancora, perché esplorare un asteroide e soprattutto come si sceglie un asteroide come 162173 Ryugu per una missione di questo tipo?