A Torino ritorna Open District, un concetto innovativo di creatività che dal 1 al 4 marzo darà spazio alle idee di oltre sessanta designer.
Nato inizialmente sulle strade del solo quartiere San Salvario, questa imminente quarta edizione vedrà il coinvolgimento del centro cittadino. Nata come manifestazione focalizzata sull’ospitalità, l’appartenenza e l’incontro, tutti valori che si ritrovano nell’idea di arte e design propria degli organizzatori dell’associazione GolfArt, Open District punta a confermarsi come un evento multivalente in grado di offrire una piacevole passeggiata artistica in alcune delle vie del centro città, dove sarà possibile incontrare designer e stilisti che si cimenteranno nella realizzazione delle loro opere.
Non mancherà lo spazio dedicato alla formazione grazie ai laboratori dedicati ai più piccoli previsti nelle aule dell’Istituto Comprensivo Niccolò Tommaseo: oltre 500 studenti delle scuole primarie, coordinati dagli operatori culturali di Open District, potranno creare le loro opere partendo da materiali di riciclo usando tutta la loro fantasia.
Particolare attenzione sarà destinata alla sensibilizzazione del pubblico sulle tematiche legate all’autonomia, all’inclusione e alla vita indipendente delle persone disabili: sarà infatti presente un infopoint dell’Associazione Accessibile a Tutti che metterà a disposizione handbike, carrozzine, deambulatori, supporti per la comunicazione e utensili adattati per la cucina prenotabili gratuitamente contattando l’Associazione.
Gli spostamenti tra le varie location di Open District sono assicurati dall’Associazione Torinese Tram Storici che metterà a disposizione i propri mezzi per un trasporto all’insegna del “c’era una volta”.
A Café Bleu l’organizzatore di questa interessante manifestazione, Pegi Limone, ha raccontato cosa ci potremo aspettare da questa allargata quarta edizione di Open District, un evento che proporrà quattro giorni di inediti e originali momenti di incontro dove la fantasia e la creatività troverà lo spazio giusto per accogliere visitatori curiosi ed appassionati.
Pegi si è rivelato anche un amante della buona cucina: prova la ricetta che ci ha proposto!
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