A oltre un anno dalla scomparsa del ricercatore friulano Giulio Regeni, sono ancora troppe le ombre su quanto accaduto, e la resistenza da parte dell’Egitto ha finora impedito di ricostruire una verità coerente e credibile. Proprio per questo la procura di Roma ha inoltrato una nuova rogatoria ai colleghi egiziani per ottenere i verbali di altri 5 agenti coinvolti nella attività di controllo di Regeni.
Negli stessi giorni la madre di Ilaria Alpi, giornalista d’inchiesta uccisa in Somalia il 20 marzo 1994, raccontava ad alcuni giornali la sua delusione per il fallimento delle indagini sulla sua morte, rinunciando a nuove ricerche. Per Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, «quel grido di dolore ci deve dire come non deve andare a finire nel caso Regeni, costi quel che costi, a prescindere dalle ripercussioni nei rapporti tra Italia ed Egitto».