Gli attivisti che portano avanti la ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) Stop Border Violence hanno fino al prossimo luglio per raccogliere le firme necessarie. Una ICE è uno strumento poco conosciuto, come ci spiega l’attivista Giannarosa Marino, ma può portare ad un effetto concreto. Se si raggiungono le firme necessarie, infatti, il testo dovrà essere analizzato dalla Commissione Europea, che quindi dovrà esprimersi in materia.
Questa iniziativa chiede qualcosa di molto semplice, almeno in teoria: fermare le pratiche violente che avvengono alle frontiere europee, che si tratti dei respingimenti dei migranti sui vari confini o delle brutali torture che sono state monitorare in paesi come la Libia, dove le nostre frontiere sono state esternalizzate.
Nell’intervista si parla anche degli eventi di presentazione, come quello di giovedì 16 novembre alla Casa delle Donne di via Vanchiglia a Torino, alle 18.