Nel pomeriggio del 17 ottobre è stata confermata la vittoria alle elezioni legislative polacche per la coalizione di opposizione, guidata da Donald Tusk, già primo ministro in passato e in seguito presidente del Consiglio Europeo.
Il primo partito resta quello che è stato al potere finora, l’ultraconservatore Diritto e Giustizia, ma non ha i numeri sufficienti per la maggioranza in parlamento, a meno di alleanze molto improbabili.
Dopo la piega illiberale degli ultimi anni, che ha portato anche allo scontro con Bruxelles, ora la Polonia potrebbe quindi essere guidata da un governo marcatamente europeista.
La strada però non sarà necessariamente liscia, specie per le differenze tra i partiti che compongono la coalizione. Ne parliamo con il giornalista Fabio Turco, corrispondente dalla Polonia per Linkiesta ed Rsi e co-fondatore di Centrum Report, che analizza per noi il risultato dei seggi: a segnare la sconfitta per Diritto e Giustizia, secondo lui, è stata la contestatissima legge contro l’aborto, che gli elettori non hanno dimenticato.