Questa settimana l’Unione degli Universitari, assieme a Cgil e Sunia, ha lanciato una nuova mobilitazione dopo quella della scorsa primavera, quando molti studenti si erano stabiliti dentro tende montate di fronte alle proprie università per criticare i prezzi proibitivi degli alloggi per chi studia fuori sede.
La nuova protesta, partita dalla Sapienza di Roma ma già estesa a molte città (compresa Torino), parte dalla medesima istanza, chiedendo che i fondi del Pnrr dedicati alla realizzazione di studentati siano effettivamente usati a questo scopo, e in maniera efficiente.
Ma sono tante le spese che pesano sugli universitari, che, come ci racconta Alessia Polisini, componente dell’esecutivo nazionale con delega al Diritto allo Studio di Udu, spingono molti a cercare condizioni migliori all’estero. La richiesta al governo è di intervenire con urgenza per la creazioni di studentati pubblici, ma anche per abbassare gli affitti e il caro libri, aumentare le borse di studio, e affrontare i problemi di salute mentale.
Puoi ascoltare qui l’intervista: