La sovranità alimentare è stata un argomento ricorrente della guerra culturale politica di questi tempi in Italia, ma spesso è presentata come una protezione dei piatti e della filiera italiane in senso nazionalistico.
In origine l’espressione intendeva definire qualcos’altro, quasi opposto: la possibilità (se non il diritto) ad avere il controllo su ciò che si coltiva e si mangia, con l’obiettivo di permettere a tutti una dieta sana e sostenibile.
Da questa precisazione nasce il libro Riprendiamoci il cibo! Sovranità e democrazia alimentare: la ricerca di diversità dal seme alla tavola, un testo pubblicato da Altreconomia e scritto a tre mani da Adanella Rossi, Riccardo Bocci e Alessandra Piccoli, che abbiamo raggiunto per un’intervista: