A 49 anni dallo scoppio dell’ordigno che uccise 8 persone e né ferì 102 durante una manifestazione sindacale a Piazza della Loggia a Brescia, la ricerca della verità è tutt’altro che conclusa.
Il 23 marzo è iniziato il processo per Roberto Zorzi, accusato di concorso in strage, mentre a breve inizierà il procedimento d’accusa a Marco Toffaloni, che, nonostante possa sembrare surreale, verrà esaminato dal Tribunale dei Minori, poiché all’epoca dei fatti aveva 17 anni.
A fare notizia è stata anche la mancata costituzione di parte civile da parte del governo, che ha provocato proteste tra i familiari delle vittime; in seguito Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha dichiarato che non era stata ricevuta la comunicazione riguardo all’inizio del processo e ha promesso che l’esecutivo si sarebbe costituito parte civile.
Una vicenda immensamente complicata sulla quale proviamo a fare chiarezza con Claudio Geymonat, giornalista di Riforma.