Lo scorso 7 dicembre il presidente peruviano Pedro Castillo veniva destituito e poi arrestato per i presunti reati di ribellione e di violazione dell’ordine costituzionale, dopo aver tenuto un discorso in cui annunciava la volontà di sciogliere il Parlamento ed organizzare le elezioni per la creazione di un’Assemblea Costituente.
Al suo posto, ha preso il posto da presidente la vice, Dina Boluarte, e in contemporanea sono cominciate intense manifestazioni di piazza, per sostenere Castillo e chiedere nuove elezioni, proteste che continuano ancora adesso e nelle quali ci sono stati numerosi morti, secondo alcuni per colpa della dura repressione della polizia: per questo Boluarte è stata denunciata alla Corte penale internazionale. La presidente ha anche chiesto di poter anticipare le elezioni, seguendo la richiesta dei manifestanti, ma il Congresso ha respinto la proposta.
Si tratta evidentemente di una vicenda estremamente complessa. Per questo ne abbiamo ragionato con Isabel Recavarren, avvocata e giornalista peruviana, in questa lunga intervista.