Anche quest’anno Save the Children italia ha pubblicato l’Atlante dell’infanzia a rischio, un rapporto dettagliato della condizione di salute (in senso molto ampio) dei minori in Italia.
Ne abbiamo parlato con Erica Bertero, Referente Save the Children per il Piemonte.
In questa edizione, la domanda di partenza è “Come stai?”, che secondo l’organizzazione non è stata posta abbastanza a bambini e adolescenti dall’arrivo della pandemia, la quale ha aggravato molte delle disuguaglianze indagate nell’Atlante. In particolare, emerge ancora una volta il forte divario nord-sud, con distacchi molto ampi su vari indicatori, dall’aspettativa di vita alla spesa pubblica in sanità.
La pandemia ha poi spinto molte famiglie al di sotto della soglia di povertà, creando un altro distacco: quello tra chi ha i mezzi per ricercare cure e benessere e chi deve fare scelte dolorose. Per intervenire in questo senso, dice Bertero, non basterebbe soltanto investire di più, ma anche investire meglio, senza concentrarsi, ad esempio, solo su posti letto e ospedali, ma lavorando sulla prevenzione e sull’assistenza pediatrica. Save The Children chiede di proseguire il lavoro sulle Case di Comunità, presidi di quartiere previsti dal Pnrr che andrebbero incontro anche alle necessità pediatriche.
Spostando lo sguardo sul Piemonte, emergono sia carenze che elementi virtuosi. L’Atlante sottolinea l’alta diffusione delle mense scolastiche sulla Regione, un aspetto importante per la nutrizione (e quindi la salute) dei bambini. Ma allo stesso tempo la regione ha un numero di pediatri più basso rispetto alla media nazionale, un punto sul quale occorre lavorare.
Qui puoi ascoltare l’intervista: