Da alcuni giorni l’attenzione mediatica è concentrata sul porto di Catania, dove sono ancora ormeggiate le navi Humanity 1 e Geo Barents con a bordo alcune persone a cui il governo italiano ha negato la possibilità di scendere a terra. Questa operazione, in linea con alcune politiche già sperimentate, si pone però in contrasto con il diritto internazionale e con l’umanità dei salvataggi in mare.
Le recenti azioni del governo sembrano quindi avere tutte le caratteristiche di una campagna di comunicazione di intenti nei confronti dell’Europa e soprattutto dell’elettorato interno. Una campagna giocata però sulla pelle dei naufraghi.
Ne parla Nazzarena Zorzella, avvocata di Asgi.