“Comunione nelle differenze” è il titolo del percorso di teologia interconfessionale proposto dalla Pontificia Università Lateranense in collaborazione con la Facoltà Valdese di Teologia.
Un programma di formazione teologica in prospettiva ecumenica, con oggetto di studio la teologia vista nella prospettiva del dialogo tra le diverse tradizioni: cattolico – romana, ortodossa e protestante.
Un approccio originale e con respiro internazionale, che, come spiega Eric Noffke, professore di Nuovo Testamento presso la Facoltà Valdese di Teologia a Roma “mette insieme le tre voci sia nel comitato scientifico che organizza il corso, sia nelle lezioni, perché ogni modulo è strutturato sulla successione dei tre ambiti. Si tratta di un lavoro molto completo, perché non si conclude nel fare le lezioni con gli studenti, ma da questo percorso sono nati altri progetti correlati. Il lavoro di ricerca, di studio delle lezione ha infatti avuto uno sviluppo in diverse comunicazioni e pubblicazioni. La partecipazione nella prima edizione è stata principalmente cattolica, speriamo che ci sia un quadro un po’ più aperto in questa nuova edizione. Non si è trattato solo un percorso personale, ma anche di gruppo: c’è stato un bello scambio anche con gli studenti, durante le lezioni“.
Intervista con il professore Eric Noffke
Giuseppe Pulcinelli, rettore del Pontificio Collegio Lateranense e responsabile per i rapporti con l’Ebraismo nella Commissione Diocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo, valuta positivamente il percorso fatto. “Questa licenza ha una preistoria che risale a 20 anni fa, quando il cardinale Ratzinger chiese all’allora vescovo Scola di inaugurare quest’area di ricerca interconfessionale e proseguire a livello accademico un dialogo ecumenico che già avveniva in altri ambiti. L’impulso principale poi venne nel 2017, in occasione dei 500 anni della Riforma Protestante, quando nacque la proposta di organizzare una nuova licenza di teologia interconfessionale. Le varie aree di studio teologico vengono affrontate da tre professori che cercano di comunicare la ricchezza di ogni confessione. Abbiamo poi avuto tavole rotonde e momenti di preghiera ecumenica“.