Giovedì 6 ottobre, nella sala santa Marta di Ivrea, si parlerà dei legami tra la storica famiglia Olivetti e la chiesa valdese. La famiglia Olivetti, infatti, aveva origini sia ebraiche che valdesi.
Camillo Olivetti, il fondatore della Società macchine per scrivere, era ebreo e sposò Luisa Revel, valdese, il cui padre fu il primo pastore di Ivrea, Daniele Revel, originario di Torre Pellice.
Le vicende storiche si intrecciano con quelle dell’appartenenza religiosa e quelle personali. Dalle lotte partigiane, agli ideali di comunità, ai legami con altri personaggi importanti nella storia della chiesa valdese e nella lotta al nazifascismo, come Willy Jervis.
Erica Sfredda, che interverrà durante la serata, spiega: “La famiglia Olivetti non frequentava gli ambiti di chiesa, ma è indubbio che ebbe un’influenza importante del pensiero di Luisa Revel, anche nell’attività industriale. Una storia che, anche se in modo indiretto, è molto legata alla vicenda valdese eporediese“.
La stessa chiesa valdese ad Ivrea, costruita nel 1970, sorge su un terreno che fu donato dalla famiglia Olivetti alla Tavola Valdese.