Quanto inquina una guerra? È una domanda che viene posta molto di rado, ma l’abbiamo sottoposta a Francesco Vignarca di Rete Italiana Pace e Disarmo. Si tratta sicuramente di un argomento che si inserisce nel solco del disarmo umanitario. Anche i danni ambientali creano danni e morti, con impatti a lungo termine sulla natura e sull’umanità. Ciò che ancora manca è un controllo delle emissioni da parte di eserciti e produttori di armamenti. Del resto, l’efficienza energetica non è uno degli obiettivi primari delle forze armate. Anzi, si può riconoscere un doppio legame tra armamenti e effetti ambientali: le strutture militari impattano sul clima, e contemporaneamente il clima impatta sulle situazioni geostrategiche generando nuovi conflitti.
Per certi versi non stupisce l’esclusione del comparto militare dal divieto di vendita di mezzi a benzina o diesel votato dall’Europarlamento a giugno. In ogni caso dovrà essere chiaro che senza il contenimento delle emissioni legate all’uso di armamenti non sarà possibile contenere i cambiamenti climatici.