Primo piano
Stallo libanese Abbiamo raggiunto Marco Magnano che in questi giorni è in viaggio tra Libano e Siria con la ong Armadilla. Lo raggiungiamo per tastare il polso della situazione libanese, da cui riceviamo notizie molto preoccupanti. Marco ci conferma che le ramificazioni della guerra in Ucraina stanno aggravando la crisi, portando ad esempio una grande carenza di beni alimentari. Intanto ci sono state delle elezioni, che però non hanno risolto il lungo stallo politico del paese, sebbene sia cruciale portare avanti delle riforme importanti per ottenere aiuti internazionali. Intanto prosegue anche la diatriba territoriale con Israele, riaccesa dal ritrovamento di un giacimento di petrolio e gas in un’area di mare contesa.
Esteri
La Russia ha annunciato il ritiro delle sue truppe dall’Isola dei Serpenti, luogo strategico a sud di Odessa. Si è chiuso ieri il vertice Nato di Madrid, mentre nei prossimi giorni gli Usa invieranno nuove armi in Ucraina. Il Consiglio dell’Onu ha esteso di 12 mesi l’operazione MINUSMA in Mali. La Polonia intanto ha concluso i lavori di costruzione di un muro ai confini con la Bielorussia. Il presidente cinese Xi Jinping si è recato in visita a Hong Kong in una mossa per rafforzare l’autorità di Pechino. Le autorità francesi hanno arrestato 15 persone sospettate di essere trafficanti umani coinvolti nel naufragio nella Manica che portò alla morte di 27 persone lo scorso novembre. La Corte suprema Usa ha limitato i poteri dell’Agenzia per la protezione ambientale per ridurre le emissioni di gas serra.
Interni
Il presidente francese Macron ha ipotizzato un ricorso contro la decisione della Corte d’Appello di Parigi sull’estradizione di dieci italiani condannati per terrorismo. Il presidente del Consiglio Draghi ha annunciato l’intenzione di voler proseguire con l’attuale esperienza di governo, facendo passare in secondo piano le tensioni politiche degli ultimi giorni. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ai disegni di legge sul rendiconto, su assestamento di bilancio e al cosiddetto decreto bollette. Ieri il governo e le parti sociali hanno firmato un nuovo Protocollo per contrastare la diffusione della Covid-19 nei luoghi di lavoro, secondo cui i dispositivi non saranno più obbligatori nel settore privato. Calano i dati riguardo l’occupazione in Italia.