In primo piano
Guerra alimentare L’invasione russa in Ucraina provoca effetti a cascata in tutto il mondo. Uno dei più gravi potrebbe essere la crisi alimentare, poiché i due paesi sono tra i maggiori esportatori mondiali di grano, mais e orzo, ma anche per il rincaro dei combustibili fossili, molto utilizzati, ad esempio, per la produzione di fertilizzanti. Gli effetti si faranno sentire in tutto il mondo, ma in particolare in alcuni paesi nordafricani e mediorientali. Le difficoltà nell’approvvigionamento di fertilizzante preoccupano in particolare il Brasile, che importa molto fertilizzante. Sotto pressione anche i paesi produttori di riso, che viene richiesto come sostituto ai cereali mancanti. Si diffondono poi immagini di supermercati svuotati in Russia.
Esteri
L’Ucraina ha respinto l’ultimatum russo per la resa di Mariupol. Nella notte Kyiv è stata oggetto di bombardamenti e proseguono gli attacchi alle principali città ucraine. Oggi riprendono i colloqui per la pace: secondo il ministro degli Esteri turco l’intesa sarebbe vicina, ma Usa e Ue dubitano delle intenzioni del presidente russo Putin. Oggi a Bruxelles si terrà il Consiglio dei ministri degli Esteri Ue, mentre in settimana dovrebbero arrivare nuove misure contro la Russia in accordo con il G7. Secondo l’Onu sarebbero circa 900 i civili uccisi dall’inizio dell’invasione, che ha costretto già 10 milioni di persone a fuggire dalle proprie case. Sono iniziati a Ginevra i negoziati intermedi in vista della conferenza sulla biodiversità COP15 che dovrebbe iniziare in Cina alla fine di aprile.
Interni
Domani il presidente ucraino Zelensky comparirà in videoconferenza alla Camera, anche se alcuni deputati hanno fatto sapere che boicotteranno l’intervento. La Russia ha puntato il dito contro il governo italiano minacciando “conseguenze irreversibili” se si appoggeranno nuove sanzioni. Intanto il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per affrontare le conseguenze economiche della guerra in Ucraina: l’introduzione di una tassa sui maggiori profitti delle aziende energetiche finanzierà il taglio di 25 centesimi dal prezzo della benzina fino alla fine di aprile. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe la curva dei contagi da Sars-CoV-2 ha ripreso la sua crescita.