Nel novembre 1983, sette giovani georgiani dirottano un aereo per tentare la fuga dall’URSS. Lo scorso venerdì, un uomo prende in ostaggio 11 persone nella sede di una società di microfinanza a Tbilisi. Che cos’hanno in comune queste due storie all’apparenza lontanissime?
Il libro fotografico “Shooting in Sarajevo”, uscito recentemente per Bottega Errante Edizioni, ha una particolarità: le fotografie sono state scattate da quelle che, negli anni dell’assedio, erano le postazioni dei cecchini. Ne parliamo insieme a Luigi Ottani, autore delle foto, e Roberta Biagiarelli, attrice teatrale esperta di Balcani e curatrice dei testi inclusi nel libro.