Intervista a Gianfranco Schiavone
Mercoledì, nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato una serie di riforme per il prossimo futuro. Tra queste, una revisione del regolamento di Dublino, strumento già criticato come obsoleto e poco lungimirante al momento della sua nascita. La Commissione dovrebbe presentare una proposta specifica entro il 23 di settembre.
Le testate italiane e non solo hanno dato molto risalto a questa dichiarazione di von der Leyen, indicandola come punto di svolta radicale nella politica migratoria europea. Superare quel meccanismo che conferisce un ruolo spropositato al Paese di primo ingresso potrebbe significare andare oltre l’immagine di alcuni Stati (tra cui l’Italia) come “frontiera europea”.
Ora quindi si dovrà aspettare la proposta della Commissione, molto probabilmente corredata da diverse riforme. Rimane però un interrogativo, se davvero si riuscirà ad andare oltre il meccanismo anacronistico del regolamento di Dublino o se si innescheranno processi conservativi e in realtà di chiusura ulteriore delle frontiere europee.
Ne parla Gianfranco Schiavone, giurista e Vice Presidente di ASGI.