La Diaconia Valdese, insieme ad altre associazioni attive sul territorio, collabora nel lavoro di squadra per affrontare l’emergenza a Ventimiglia, dopo la chiusura del campo Roja ad inizio agosto.
Diaconia Valdese, Caritas, WeWorld e molte altre associazioni attive sul territorio provano a ripensare ad un’accoglienza per i migranti.
Simone Alterisio, operatore della Diaconia Valdese, spiega «A Ventimiglia siamo di nuovo in emergenza, come nel 2015 – conferma Simone Alterisio, operatore della Diaconia Valdese – Non sono cessati infatti i flussi in arrivo, sia per la rotta del Mediterraneo che per quella balcanica. Nessuno di noi ha capito il perchè della decisione prefettizia di chiudere il campo, soprattutto dopo il lockdown, quando i numeri erano di nuovo aumentati».
Qui avevamo presentato il volume Racconti dalle frontiere.
Intervista con Simone Alterisio
Gaia Pasini, altra operatrice della Diaconia Valdese, ci racconta: «Famiglie con bambini, anche molto piccoli, e donne che viaggiano sole sono i soggetti che abbiamo individuato come più vulnerabili. Alcune famiglie sono state ospitate negli spazi della parrocchia di San Nicola. Stiamo anche stilando una lista di generi di prima necessità, prodotti quotidiani e generi alimentari di base. Se qualcuno, anche da lontano, volesse contribuire, per noi sarà importante».
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