Confermata la sentenza di I grado del Tribunale di Genova
Era il 2015 quando il comune di Alassio, seguito a stretto giro da quello di Carcare, emanava un’ordinanza comunale con la quale vietava a “persone prive di fissa dimora, provenienti da paesi dell’area africana, asiatica e sud americana, se non in possesso di regolare certificato sanitario attestante la negatività da malattie infettive trasmissibili, di insediarsi anche occasionalmente nel territorio comunale”.
Un atto politico che, sotto le mentite spoglie di una preoccupazione di carattere sanitario, cavalcava l’onda della xenofobia e non passava inosservata a chi, da anni, si batte per la giustizia e per i diritti dei migranti, in questo caso clamorosamente calpestati. E così le Associazioni ARCI, l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Avvocato di Strada ONLUS e la Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro ONLUS avevano presentato ricorso presso il Tribunale di Genova impugnando le suddette ordinanze. Tribunale che già nel 2017 le aveva giudicate ingiustificate e discriminatorie e ne aveva imposto il ritiro immediato da parte delle due amministrazioni liguri.
Continua a leggere su Riforma.it