Come per il mondo “fuori”, anche nelle carceri esiste un “prima” e un “dopo” lo scoppio della pandemia di COVID-19.
Questa netta linea di separazione si riflette nell’edizione 2020 del Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione, presentato lo scorso 22 maggio. Quando la crisi sanitaria ha cominciato a far parlare di sé, e ancora di più con l’adozione di misure d’emergenza e di distanziamento sociale, si è presto capito che luoghi in sé fragili come le carceri sarebbero stati particolarmente a rischio. Proprio per questo, l’associazione Antigone, che a fine febbraio aveva completato la preparazione del rapporto 2020, ha deciso di rimetterci mano per raccontare anche questa profonda trasformazione.