Il segno di questo tempo di rivolgimento – a non cogliere il quale si corre il rischio di non incidere in questa generazione e di vivere così la vita perdendola – non sta forse per i credenti nella necessità di ripensare la base nella fede, cioè di comprendere a nuovo e concretamente che cosa significa accettare come unica norma della vita la parola del Signore?
Vittorio Subilia
I testi
24 “Solo nel SIGNORE”, si dirà di me, “è la giustizia e la forza”».
Isaia 45,24
A lui verranno, pieni di vergogna,
quanti si erano adirati contro di lui.
11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.
Filippesi 2,11
1 Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre! 2 E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi! 3 Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. 4 Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù, 5 ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù.
1Corinzi 5,1-8
6 Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? 7 Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. 8 Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.
Le letture di oggi sono a cura di Nicola Tedoldi e Ombretta Arnoulet