Intervista a Luca Iotti e Andrea De Georgio
Il Mali sta vivendo un conflitto cominciato otto anni fa, nel marzo del 2012, a seguito di un colpo di Stato e dell’offensiva del Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad e degli islamisti. Nel gennaio 2013 l’ONU ha dato mandato per una missione internazionale a guida francese per ristabilire la sovranità del Mali sui territori sahariani settentrionali. Le trattative di pace sono sempre fallite, a causa della mancanza di dialogo tra le parti. Lo scontro, segnato da fasi alterne, segna l’epicentro dell’instabilità di tutta la regione.
Il Sahel rappresenta la sponda sud del deserto del Sahara. Una terra non solo fatta di sabbie, ma ricca di risorse nel suo sottosuolo. È intorno a queste che ruota una parte dei conflitti nel Sahel.
La situazione al momento è trattata in maniera emergenziale, ma la prospettiva che dovranno avere i progetti di intervento dovrà rispondere alle necessità a medio e lungo termine della popolazione.
Ne parlano Luca Iotti, presidente dell’associazione Bambini nel Deserto, e Andrea De Georgio, giornalista freelance che vive in Mali dal 2012, ricercatore associato dell’Ispi su terrorismo nel Sahel e Islam dell’Africa occidentale.