Non siamo chiamati ad una pace che abbia solo il valore della breve sosta del pellegrino presso la sorgente durante il suo cammino faticoso. Pace è vivere la grazia di Dio. Si tratta di una fede che non si esprime ad intermittenza, ma di una fede segnata dalla perseveranza nella fiducia in Dio.
Carl Gay
I testi
23 Il SIGNORE gli disse: «Sta’ in pace, non temere, non morirai!» 24 Allora Gedeone costruì un altare al SIGNORE e lo chiamò SIGNORE-Pace. Esso esiste anche al giorno d’oggi, a Ofra degli Abiezeriti.
Giudici 6,23-24
16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
Ebrei 4,16
7 Poi Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e dalla Galilea una gran folla lo seguì; 8 e dalla Giudea, da Gerusalemme, dalla Idumea e da oltre il Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli faceva, andò da lui. 9 Egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta, per non farsi pigiare dalla folla. 10 Perché, avendone guariti molti, tutti quelli che avevano qualche malattia gli si precipitavano addosso per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!» 12 Ed egli ordinava loro con insistenza di non rivelare la sua identità.
Marco 3,7-12
Le letture di oggi sono a cura di Emanuele Debettini e Monique Messina