Intervista a Silvia Maraone
Le autorità bosniache hanno deciso di chiudere il campo profughi di Vucjak. Già da tempo era sotto osservazione a causa delle condizioni al limite del disumano in cui si trovavano a vivere i residenti.
La tendopoli sorge su una discarica a poca distanza da un campo minato, e il sopraggiungere dell’inverno ha ulteriormente peggiorato lo stato del campo con il crollo di alcune tende sotto il peso della neve.
La richiesta della chiusura del campo di Vucjak è arrivata dopo la visita del commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatovic, che ha sollevato la questione presso il consiglio di sicurezza bosniaco.
Malgrado la chiusura di questo centro, la sensazione è che la rotta migratoria balcanica resterà ancora aperta. Inoltre, rimane aperta una vasta serie di problematiche legate alla scarsa capacità di controllo da parte degli Stati che vengono attraversati da migliaia di persone all’anno.
Ne parla Silvia Maraone, esperta di Balcani e migrazioni, coordina progetti a tutela dei rifugiati e richiedenti asilo lungo la rotta balcanica per IPSIA e Caritas Italiana.