Una sentenza delle Sezioni Unite civili della Cassazione ha fatto chiarezza sul decreto sicurezza a firma Salvini e sulla protezione umanitaria.
Il Ministero dell’Interno aveva fatto ricorso alla Corte di Cassazione contro il riconoscimento della protezione umanitaria a tre richiedenti. La Corte d’appello di Trieste aveva sostenuto la sua decisione sulla base del livello di integrazione sociale che le persone avevano raggiunto.
La Corte di Cassazione mette chiarezza su diversi aspetti della questione. Innanzitutto, si ribadisce la non retroattività del decreto Sicurezza: tutte le domande presentate entro il 5 ottobre 2018 andranno esaminate secondo la normativa precedente. Per quanto riguarda la protezione umanitaria si ribadisce invece, in fase di esame della domanda, la necessità di una comparazione con le condizioni a cui sarebbe esposto il richiedente nel suo Paese.
Ne parla Nazzarena Zorzella, avvocata di Asgi.