Le proteste di Hong Kong sono cambiate. Innanzitutto, le manifestazioni si sono estese anche ai giorni lavorativi, modificando lo schema seguito fino ad ora. Dopo la morte di un ragazzo la scorsa settimana è cresciuta la rabbia, e poi ancora il caso del poliziotto che ha sparato ad uno studente lunedì mattina ha aumentato il fermento.
È la rabbia, oggi, l’elemento fondante delle proteste. È la rabbia che porta in piazza i giovani e gli studenti. L’impressione, al momento, è che sembra mancare una visione politica d’insieme, senza la quale però non è possibile arrivare ad una ricomposizione.
Intanto continuano le retate e la repressione della polizia, che negli scorsi giorni ha fatto irruzione nelle università, prima al Politecnico e poi alla Hong Kong University.
Ne parla Gabriele Battaglia, conduttore del Il cielo sopra Pechino e corrispondente da Pechino per Radio Popolare, Internazionale e RSI.