È caduto un macigno sulla strada dell’allargamento UE ai Balcani Occidentali. Doveva essere la settimana dell’avvio dei negoziati per l’adesione di Albania e Macedonia del Nord, invece il veto della Francia ha bloccato tutto, scatenando critiche a Bruxelles e preoccupazione sul futuro dell’allargamento e sulle ripercussioni per gli altri paesi. Si scontrano interessi nazionali e diverse visioni sul futuro dell’Unione Europea. La riforma interna della UE e l’allargamento sono due fenomeni davvero inconciliabili, come sostiene Macron? L’Unione è ancora un attore credibile nei Balcani occidentali? Ragioniamo su questi temi insieme a Luisa Chiodi, direttrice scientifica di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Il 13 ottobre si e’ votato in Polonia per le elezioni parlamentari, con l’affluenza più alta dalla fine del comunismo (61,1%). Risultati secondo le attese con la netta affermazione di Diritto e Giustizia (PiS) partito nazionalista al governo dal 2015, che ha ottenuto la maggioranza assoluta alla Camera bassa del parlamento, anche se ha perso la maggioranza al Senato. Nel giorno delle elezioni, sul Manifesto è stato pubblicato un articolo di Fabio Turco e Matteo Tacconi, sul revisionismo culturale imposto da Diritto e Giustizia che negli ultimi 4 anni ha colpito i grandi musei dedicati alla storia del Paese. Ne abbiamo parlato con uno degli autori dell’articolo, Fabio Turco, uno dei fondatori di Centrum Report, un sito e un progetto giornalistico di qualità che vi invitiamo a seguire.