È stato pubblicato il nuovo rapporto sulle condizioni di detenzione da parte dell’Associazione Antigone, intitolato “Il carcere secondo la Costituzione“.
Il rapporto giunge dopo il primo anno di cambio dell’indirizzo politico del Paese, e la prospettiva ne è necessariamente condizionata. Il bilancio più radicale, secondo i dati di Antigone, è di tipo culturale, con un conseguente impatto sull’uso del sistema penitenziario. Proprio questo punto spiega la decisione di prendere le mosse dalla Costituzione, ricordando come essa preveda sì il carcere, ma con funzioni correttive e non puramente punitive.
Il problema del sovraffollamento delle carceri, malgrado la diminuzione dei reati commessi, porta a evidenti mancanze di spazio fisico, ma anche a una perdita della individualità dei detenuti. È quindi da uno sguardo all’interno del carcere che, secondo Antigone, deve partire la riflessione, mantenendo un fondamentale contatto con la realtà dei fatti.
Ne parla Susanna Marietti, Coordinatrice dell’Associazione Antigone.