Una puntata quella di oggi, che lega storia e presente. Una memoria fondamentale non solo per l’identità dell’Europa, ma anche per abbattere luoghi comuni e narrazioni stereotipe, che è l’obiettivo che ci siamo posti noi di Kiosk nel cercare di raccontarvi i paesi che trattiamo.
Nei territori della ex Jugoslavia si continua a morire a causa della guerra. La ragione è l’uranio impoverito. A 24 anni dai bombardamenti sulla Bosnia Erzegovina e 20 anni da quelli su Serbia e Kosovo, questo problema rimane aperto. Ma non è una questione che investe solo le popolazioni locali. Di recente, ci sono state infatti ancora due vittime tra i militari italiani che hanno partecipato a missioni nei Balcani e sono esposti all’uranio impoverito. Secondo l’Osservatorio Militare, ad oggi sono 366 i morti tra i militari italiani e 7.500 i malati. Per raccontare di questo tema poco noto, abbiamo intervistato Nicole Corritore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Un secolo fa la Baviera, anche se solo per alcuni mesi, è al centro di un’esperienza rivoluzionaria ispirata dall’Ottobre russo. Si tratta della Repubblica dei Consigli di Monaco, che a cavallo fra 1918 e ’19 rovescia la monarchia e crea un governo rivoluzionario che finirà nel sangue con l’intervento dei Freikorps, un’organizzazione paramilitare inviata da Berlino. Uno dei protagonisti di questa esperienza fu Gustav Landauer. Ebreo, pacifista, anarchico, è una figura poliedrica di filosofo, mistico, attivista, giornalista e rivoluzionario. Muore proprio cent’anni fa, di una morte consapevole, credendo fino all’ultimo momento in quest’esperienza rivoluzionaria. Per conoscere questa figura poco nota in Italia, abbiamo intervistato Libera Pisano, che ha appena curato un volume per Castelvecchi su Landauer.
Pochi giorni fa sono ricorsi i 15 anni da una tappa importante dell’integrazione europea. L’entrata nell’Ue dei paesi del gruppo di Visegrad, ovvero Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia. Una tappa fondamentale, se si pensa all’importanza storica di questi territori, spesso liquidati, in modo assai sbrigativo, come forieri di governi autoritari e populisti. In realtà, dalla fine del comunismo nell’Europa centro-orientale, moltissimo è cambiato in questi paesi, in una modernizzazione, non priva di contraddizioni, certo, ma che ci parla di luoghi assai più vicini a noi di quanto spesso si pensi. Per riflettere su questo passaggio storico abbiamo intervistato Matteo Tacconi, giornalista che ha viaggiato e studiato questi paesi in tutto questo periodo di grandi cambiamenti.
Playlist
- System of a Down – Holy Mountains
- Wolf Biermann – Der Hugenottenfriedhof
- Jacek Kaczmarski – Mury
- Hichkas ft. Roya Arab & Dariush – Muye Parishun