Il 12 marzo il Parlamento Europeo ha approvato il regolamento ECRIS riguardo al Casellario giudiziale europeo: ciò può permettere uno scambio di dati più rapido ed efficiente tra gli Stati europei, specialmente per quanto riguarda cittadini non europei. La questione sembra essere molto tecnica, ma in realtà suscita alcune preoccupazioni.
La onlus Rainbow for Africa ha inviato una lettera ai parlamentari europei, perché se da un lato il database condiviso può rappresentare un ottimo strumento di tutela dei cittadini, dall’altro alcune norme potrebbero essere interpretate in modo dubbio. Infatti, chi commette reato è inserito nel Casellario, ma viene immesso anche chi è migrante ed è registrato alla frontiera europea o qualunque cittadino europeo che abbia un doppio passaporto (uno Ue e uno di un Paese esterno).
Intanto continua la pressione sugli europarlamentari, nella speranza che il regolamento possa ancora essere modificato.
Ne parla Paolo Narcisi, medico e presidente di Rainbow for Africa.