Culto in onda il 17 febbraio su Matteo 20
1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto per assumere dei lavoratori per la sua vigna.
2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
3 Uscito di nuovo verso l’ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati
4 e disse loro: “Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che è giusto”. Ed essi andarono.
5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso.
6 Uscito verso l’undicesima, ne trovò degli altri che se ne stavano là e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?”
7 Essi gli dissero: “Perché nessuno ci ha assunti”. Egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi”.
9 Allora vennero quelli dell’undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno.
10 Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anch’essi un denaro per ciascuno.
11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo:
12 “Questi ultimi hanno fatto un’ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”.
13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro?
14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest’ultimo quanto a te.
15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?”
16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi».