Nella notte del 9 gennaio si è conclusa dopo 19 giorni la permanenza in mare delle 49 persone a bordo delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye. Circa in 10 saranno accolti dalla Diaconia Valdese e dalla FCEI (Federazione delle chiese evangeliche in Italia), anche in virtù dei rapporti con il Governo instaurati con programmi come i Corridoi Umanitari.
L’accoglienza sarà tutta a carico della Diaconia Valdese e della FCEI, non è previsto un contributo da parte dello Stato.
In ogni caso si tratta di soluzioni tampone, e si prevede una gestione di tipo emergenziale per questioni che non rappresentano, di fatto, delle emergenze. La revisione e l’applicazione dei programmi già esistenti, anche per far fronte a processi migratori che non possono essere previsti.
Il primo intervento sarà rivolto alle persone, per far loro percepire sicurezza e per far sentire forti l’assistenza e l’accoglienza.
Ne parla Federica Brizi, del Servizio Rifugiati e Migranti della FCEI