La rivolta nel carcere di Sanremo del 13 ottobre scorso ha riacceso la questione relativa alla situazione carceraria italiana, la cui tendenza generale vede un aumento del numero dei detenuti: pur non trattandosi ancora di un’emergenza, se non corretta potrebbe portare a maggiori tensioni negli istituti detentivi.
Oggi si è giunti al termine della stagione di riforme iniziata dopo la condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo. Se inizialmente la risposta italiana era arrivata con l’introduzione di soluzioni di carattere emergenziale, in seguito si erano cercate soluzioni più a lungo termine. Ora però il clima pare essere mutato.
Ne parla Alessio Scandurra, coordinatore dell’Osservatorio Antigone sulle condizioni detentive.