La guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti sembra salire di livello: da fine settembre a oggi la sequenza di accuse, dazi e dichiarazioni da Washington a Pechino e ritorno ha segnato una vera e propria escalation, che ha raggiunto il suo punto più alto e conflittuale nelle parole di Mike Pence, il vicepresidente degli Stati Uniti.
Nel suo intervento all’Hudson Institute, un think tank conservatore di Washington, Pence ha tracciato un quadro per cui la contrapposizione tra la prima e la seconda economia del mondo appare totale: dal commercio alla difesa, dal debito estero alle influenze internazionali.
Dove si arriverà? Difficile dirlo.
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