La storia che vi raccontiamo questa settimana attraversa da ovest verso est tutto l’emisfero nord e comincia nell’autunno del 2015, quando la Environmental Protection Agency degli Stati Uniti, la EPA, faceva capire a tutto il mondo che il re dell’automobile era nudo: Volkswagen, l’azienda tedesca leader del mercato dell’auto e simbolo di quella Germania capace di coniugare economia e ambiente, aveva sistematicamente falsificato i dati delle emissioni delle proprie auto diesel, trascinando la casa di Wolfsburg in una fase che definire critica è riduttivo.
In questi giorni, Volkswagen ha annunciato la propria “rivoluzione elettrica”. Entro la fine del 2022, infatti, 16 fabbriche Volkswagen saranno dedicate alla produzione di veicoli elettrici. Sulla stampa europea si dice che tutti ormai puntano sulle auto a batteria, ma che nessuno fino ad oggi aveva mai messo in campo una tale potenza dal punto di produttivo. Eppure, se guardiamo alla Cina, si può vedere che più di qualcosa si sta già muovendo in questa direzione.