La nostra regione si candida ad ospitare un laboratorio in cui si studia e si cerca di realizzare la fusione nucleare. Il sito individuato sarebbe nel comune di Casale Monferrato.
Il tokamak è una macchina che, attraverso il confinamento magnetico di isotopi di idrogeno allo stato di plasma, crea le condizioni affinché si verifichi, al suo interno, la fusione termonucleare per estrarne l’energia prodotta. Questo è un lavoro che è portato avanti da decenni da fisici e ingegnere nucleari di tutto il mondo. E, molti di questi lavoratori sono italiani e lavorano all’estero, soprattutto in Europa e negli USA. Ora, il Piemonte vuole aggiudicarsi l’importante Divertor Tokamak Test: il progetto da 500 milioni di euro per realizzare in Italia un’infrastruttura strategica di ricerca sulla fusione nucleare. L’Europa studia di ottenere energia quasi illimitata dalla fusione nucleare. Tuttavia nei DTT, come praticamente in tutte le macchine in funzione oggi, non ci sarà nessuna reazione nucleare. Sono esperimenti per studiare il confinamento, non sono reattori.
La nostra regione, infatti, ha ufficialmente partecipato al bando e avanzato la sua candidatura. Ed ora, il 15 marzo, Enea, tramite una commissione interna, deciderà quale sito italiano sarà il più idoneo per ospitare questo importante laboratorio. Le candidature forti non mancano: Frascati e quella congiunta tra Emilia Romagna e Toscana. Ce lo spiega l’Assessora all’innovazione del Piemonte Giuseppina De Santis.
La puntata e l’intervista con l’assessora all’Innovazione in Piemonte Giuseppina De Santis
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