A fine novembre Trenitalia aveva chiuso le sale d’aspetto delle stazioni ferroviarie di Bardonecchia e Oulx. Scriveva Valsusa Oggi che le motivazioni erano legate a «problemi di sicurezza legate alla presenza dei profughi in Valsusa. Questa chiusura ha lo scopo di impedire i bivacchi di giorno e di notte dei migranti in viaggio per la Francia, o respinti dalla Gendarmeria al confine e riportati in Italia».
Dopo un colloquio con il Prefetto tuttavia ad inizio dicembre le sale d’attesa sono state riaperte.
Tavolo in Prefettura a Torino per la gestione della sosta dei migranti alle stazioni di Oulx e Bardonecchia – https://t.co/THEuGho6ys pic.twitter.com/f6Gaq2NpPj
— l'agenda.news (@lagendanews) December 5, 2017
RFI riapre le sale d'attesa delle stazioni di Oulx e Bardonecchia – https://t.co/cia2FDung7 pic.twitter.com/kSuPn6UzWI
— l'agenda.news (@lagendanews) November 30, 2017
Il comunicato stampa di Trenitalia
Sempre ad inizio dicembre l’ONG Rainbow4Africa ha annunciato l’inizio della #MissioneFreedomMountainin Val Susa.
«In accordo con i sindaci della valle, le forze dell’ordine, la prefettura e i volontari già presenti Rainbow4Africa attiverà un presidio sanitario notturno presso la sede del Soccorso Alpino di Bardonecchia».
Presidio @Rainbow4Africa @crocerossa @CaritasItaliana @cnsas_official alla stazione di #Bardonecchia per dare aiuto ai #migranti che tentano la traversata delle #Alpi https://t.co/K6pDgS8UeX via @repubblica
— COP cooperazione (@ONGpiemonte) December 6, 2017
Non solo lontano: sulle montagne della Val di Susa chi cerca di passare il confine si trova solo e al freddo.Parte #MissioneFreedomMountain: assistenza medica e non solo
— R@inbow for Africa (@Rainbow4Africa) December 6, 2017