Le parole di Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace, intervistato in Tutto Qui.
Con i suoi collaboratori ha monitorato le concentrazioni di biossido di azoto, NO2, gas cancerogeno prodotto in gran parte dalle auto. Infatti, lui e i suoi collaboratori hanno piazzato i rilevatori tra le 7,30 e le 8,30, all’ingresso di 10 scuole dell’infanzia e primarie. I picchi arrivano fino a 123,3 microgrammi, ben oltre il limite di 40 indicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Greenpeace ha realizzato un report intitolato «Ogni respiro è un rischio» e Torino è risultata la città messa peggio sulle quattro analizzate (con Roma, Milano e Palermo) «i valori di Torino segnalano non solo un grave problema di qualità dell’aria, quanto un’emergenza sanitaria che esige soluzioni urgenti. Torino deve discutere di una data oltre la quale i diesel non potranno più circolare», ci ha dichiarato Boraschi. Tra poco, Greenpeace avrà un’appuntamento con gli assessori all’Ambiente e ai Trasporti del Comune, il 20 dicembre.