È un Tino Aime riservato e intimo, quello che emerge dalle opere esposte ne “Il giardino fragile”, la mostra che sarà inaugurata sabato 25 novembre nei locali della Galleria Losano di Pinerolo (TO).
Segni forti e fragili insieme, espressioni sublimi della sua assoluta padronanza tecnica e compositiva ma anche la vastità di un silenzio prezioso che distilla poesia.
Come ha sottolineato Valter Giuliano, autore di Vorrei dipingere l’aria, libro biografico sulla vita dell’artista valsusino, “Questa mostra è una splendida occasione di incontro con la parte forse meno consueta e conosciuta di un artista che osserva le cose della natura cogliendone il significato più estremo, lasciandosi coinvolgere in una scoperta rivelatrice dell’intimo legame con la generatrice di ogni cosa. Ogni soggetto di queste nature silenziose è testimone del miracolo della vita e porta dentro di sé il sole, l’acqua, i nutrimenti della terra, il vento della sua valle. Tutti germogli della sua ispirazione”.
Di questo e molto altro ha raccontato ai microfoni di Café Bleu il curatore della mostra, Patrik Losano.
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