Il punto della situazione di lunedì mattina con Sergio Pirone, coordinatore AIB in Piemonte
Mompantero e Val Susa
«Sono state sfollate circa 400 persone, le condizioni metereologiche non permettevano i lanci dei mezzi aerei pesanti e il carico sul Moncenisio quindi si è combattuto casa per casa. Non ci sono danni ad abitazioni principali e a persone. La situazione nella notte è stata tenuta molto bene sotto controllo, c’è un rientro non alla normalità ma almeno al controllo dell’incendio. Si sta parlando già di un possibile rientro delle persone nelle abitazioni. Il fronte si sta muovendo parallelamente alla valle e contemporaneamente si è spostato verso Novalesa. I mezzi aerei in questo momento stanno contenendo questa parte emergenziale».
Locana
«Abbiamo avuto una recrudescenza nella zona di Locana, Sparone e del Parco del Gran Paradiso. Adesso [il fronte dell’incendio] sta ritornando verso Ribordone».
Val Chisone
«In Val Chisone nel tardo pomeriggio di ieri c’è stato un aumento del fuoco con degli abbassamenti verso le borgate che sono stati tenuti, a quel che mi risulta, dai volontari AIB e dal supporto dei vigili del fuoco a terra».
Provincia di Cuneo
«Nel cuneese la situazione è più stabile. Ci sono due punti: a Demonte, dove sta minacciando la zona di una centrale idroelettrica, si sta muovendo verso il Vallone dell’Arma ed è in contenimento. A Casteldelfino e Pontechianale, grande attenzione perché l’incendio non vada nelle zone di pregio del Bosco dell’Alevé. A Sambuco e per la strada del Colle della Maddalena, l’incendio è in bonifica e si vedrà a breve di riaprire il valico alpino».
I mezzi aerei
«4 canadair, 6 elicotteri regionali, 2 elicotteri dei vigili del fuoco e un elicottero dell’esercito. Abbiamo avuto un supporto di canadair dai croati: su due mezzi hanno dovuto dislocarne uno per l’incendio di Varese».