Mercoledì 15 marzo il Senato italiano ha approvato con un voto di fiducia il disegno di legge delega di riforma del processo penale. La riforma, voluta in particolare dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, prevede un’ampia modifica del meccanismo della prescrizione, un limite più stringente all’azione del magistrato alla fine delle indagini preliminari, una delega al governo per una riforma sulle intercettazioni e una modifica dei tempi di prescrizione e delle modalità con cui vengono calcolati.
Secondo Susanna Marietti, presidente dell’Associazione Antigone, «non è facile dire in che direzione va la riforma, perché si seguono tante strade, diverse e spesso contraddittorie tra loro. Diciamo che somiglia un po’ al decreto Milleproroghe che viene votato ogni anno tra gennaio e febbraio: c’è dentro un po’ di tutto».